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UCSM-CAVINESE

Pomeriggio di una domenica uggiosa, fredda e ventosa; miglior occasione non v’è per gustarsi un film d’azione al Nuovo Cinema Mariano Zago di Busiago.
Mitologico il titolo “ Capitan Pansa e i Pinatidi vs Cavinese”, recensioni entusiaste, candidature a svariate statuette, i nostri attori preferiti, la storia di una grande partita di calcio con due squadre che si affrontano a viso aperto; motivi di interesse troppi per non entrare.
Ebbene, sollazziamoci!
Cast stellare a disposizione del regista produttore Pinato e del suo assistente Bisinella : attori principali, Stocco fra i pali, laterali Dal Casti e Battilana, al centro della difesa lo Zar Brugnolaro ed il Kaiser Peruzzo, esterni alti a destra Malosso a sinistra Vettore, diga formata dal duo Lovisetto-Visentin, in avanti Lupin Campagnolo ed il bomber Pasquale.
Prima fase di studio, un tiro alto di Stevanato dà inizio alla contesa. Chiamata alle armi la formazione in livrea biancorossa risponde presente; tiro centrale di Malosso al dodicesimo e, centottanta secondi dopo, bolide di Sir Gianky dai venti metri che esce di poco.
Al minuto venti picco interpretativo delle stars di casa: dialogo Campagnolo-Pasquale, apertura per l’accorrente Malosso, cross basso dal fondo a beneficio dell’accorrente Visentin, sinistro di rara precisione e potenza del capitano che batte Maschio.
Il primo tempo trascorre senza ulteriori occasioni ben controllato dai padroni di casa che appaiono tonici e determinati.
Il secondo parziale è un crescendo di emozioni, illuminato dall’agonismo e dalle giocate dei protagonisti.
Minuto quarantasei, l’arbitro concede a Scantamburlo la possibilità di ripetere una punizione dal limite. La seconda esecuzione del mancino esterno è un siluro che batte Stocco sul palo non coperto dalla barriera.
Tutto da rifare.
Capitan Gordito decide di usare i suoi super poteri per riportare le sorti dell’incontro a favore dei suoi: punizione di Vettore dai trenta metri, palla respinta dalla barriera, Visentin impatta di contro balzo e supera per la seconda volta Maschio.
Fra il pubblico corre voce che il segreto di tanta forza del Supergordo sia localizzato nell’adipe del giro vita.
Gli ospiti accusano il colpo, le giocate oxfordiane del dandy Lovisetto finiscono con l’innervosire Baraldo che commette uno sciocco fallo di reazione e viene cacciato dal direttore di gara.
E’ l’inizio della fase agonisticamente più bella della partita; Bortolato prova a portare i suoi in carreggiata con un diagonale basso che sibila vicinissimo al palo di Stocco.
Al minuto settanta Pasquale inizia a scaldare le polveri facendosi trovar pronto con un destro al volo su assist del Lord di terra d’Albione.
A creare le condizioni per l’impresa concorrono le decisioni per lo meno fuori luogo del signor Rosita che rivendica un posto da protagonista nel racconto; doppia espulsione nel giro di tre minuti ai danni di Dal Casti e Vettore e Union in inferiorità numerica.
Romagna cerca di sfruttare il vantaggio inserendo Contin: la dea bendata premia la mossa del mister ospite; smarcato all’interno dell’area di rigore è proprio il neo entrato a piazzare un diagonale basso sul quale è inefficace il recupero di Brugnolaro.
The Flying Coach con un colpo di forbice ridisegna la sua squadra, inseriti Rosso per Campagnolo e Pasquale Mauro per un positivo Cavallo Pazzo Malosso passa ad una difesa a tre, avanzando Battilana sull’out sinistro.
Sul versante Cavinese, Baraldo non riesce a gestire la sua esuberanza, tackle su Pasquale da dietro, secondo giallo e parità numerica ristabilita.
Fedele al suo mito di uomo ovunque, per nulla pago di una prestazione da dieci in pagella, el Gordito butta nuovamente il cuore oltre l’ostacolo: minuto settantotto, movimento laterale al limite dell’area per liberare il destro, collo piede velenoso, intervento difficile di Maschio con palla non trattenuta che diventa preda della rapace dote di opportunismo del Pichichi, tap-in comodo e nuovo vantaggio locale.
I diciotto superstiti all’interno del rettangolo verde offrono agli stoici tifosi presenti uno spettacolo fatto di vigoria fisica e giocate tecnicamente pregevoli: all’ottantasettesimo è Concolato a strappare applausi da entrambi gli schieramenti indirizzando un destro imparabile sotto all’incrocio dei pali della porta di Stocco. Nuova parità.
Arriva il momento dell’uscita del Capitano, standing ovation doverosa. Lo rileva Bellato.
Ad un minuto dal termine del tempo regolamentare, l’oreficeria Rosita famosa per i monili molto apprezzati dal giovane Battilana, cade nel ridicolo acquistando una volgarissima strass di vetro: Concolato, novello Greg Louganis, si tuffa in piena area di rigore e raccoglie dall’uomo in giacchetta gialla il massimo dei voti. Decisione vessatoria per l’Union, rigore eufemisticamente dubbio.
Bortolato non sfrutta l’occasione, palla alta e risultato ancora sul pari.
Tutto finito? Nemmeno per sogno. Come in ogni narrazione che si rispetti arriva la scena clou: spostato dal maresciallo alto a destra, Battilana trova forza e tempismo per sfondare, scarico al centro per l’onnipresente LittleCup, intelligente filtrante per il Pichichi che freddo e cinico condanna la Cavinese al definitivo quattro a tre.
Appare la scritta THE END.
Lasciamo ai cine-calciofili la lettura dei titoli di coda. Ci aspettano i panini di Franco!!!!

Zio Enrico