“L’ANGOLO DELL’ALLENATORE”: Senti chi parla, Giancarlo Pasinato ai nostri microfoni…

Giancarlo Pasinato a San Siro in maglia nerazzurra
Giancarlo Pasinato a San Siro in maglia nerazzurra

In questa nuova ed inedita intervista accogliamo a braccia aperte Giancarlo Pasinato, vero ed inconfondibile “carro armato” della fascia destra nerazzura durante gli anni ‘
80. Così lo soprannominavano gli addetti ai lavori del tempo, termine usato per elogiare la sua grande forza fisica che gli permetteva tutto o quasi nelle sue dirompenti discese sull’ala destra.

Caro Giancarlo, qualche minuto del suo tempo per una chiacchierata a favore nei nostri lettori. Inizierei con il …dove come quando…
Grazie dello spazio che mi dedicate, io inizio con il cosiddetto dove… A Cittadella intanto nel lontano 20 settembre 1956, poi con le difficoltà del tempo iniziai a dare calci al pallone nell’allora Olympia per poi passare al Cittadella, ambedue nel mondo dei dilettanti.

E poi…??
Dopo venne il Treviso, prima vera opportunità da professionista (Serie C). Già era un pensiero: decidere di abbandonare il lavoro a 20 anni presso l’industria Gabrielli per dedicarmi al calcio, alla mattina e al pomeriggio. In quei tempi non tutto si dava per scontato ed un buon lavoro contava più di un sogno.

Pensiamo al come appunto, come hai fatto a fare il salto di categoria?
Beh a Treviso ebbi uno slancio importante tra il ’74 e il ’77, notato dall’Ascoli del Presidentissimo Costantino Rozzi allora in serie B, fui acquistato e messo sotto gli ordini del mister Mimmo Renna. Anno straordinario, vincemmo il campionato cadetto dove erano ancora i due punti a vittoria a far da regola. Poi improvvisamente arrivò la chiamata dell’Internazionale di Milano. (altro…)

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“L’ANGOLO DELL’ALLENATORE”: che ne pensa Eugenio Sgarbossa?

Eugenio Sgarbossa in una figurina del '93

Ospite della settimana il mister della Prima squadra giallorossa, nella persona di Eugenio Sgarbossa.

Allora mister, nuova avventura calcistica nelle terre di origine…
Si proprio così, dopo aver lasciato in età adolescenziale il territorio nativo per prendere la via del calcio professionistico, ritorno dopo tanto tempo nella mia provincia, proprio qui a Campo San Martino a pochi km da casa mia.

Carriera da giocatore importante, quali le sue maggiori soddisfazioni?
Mi ritengo fortunato, dopo aver fatto la gavetta nella vecchia serie C ho avuto l’opportunità di approdare alla Reggiana nel periodo magico e di poter compiere campionati da protagonista nel periodo migliore della mia carriera. Diciamo che proprio gli anni trascorsi a Reggio sono stati per me i più felici, aiutato anche dal palcoscenico della serie A.

Quali compagni ricorda con maggiore affetto e quali avversari destarono impressione?
I compagni sono tanti da ricordare, tutte persone speciali anche se devo dare un merito a Scienza e Padovano, entrambi artifici di campionati straordinari a Reggio Emilia. Gli avversari ne ricordo molti, ma quello che rammento con più fervore è Diego Simeone, attuale mister del Catania; mi impressionò quando giocai contro in una partita di B, lui era a Pisa, fu una battaglia tutta la gara, ma sempre un enorme rispetto l’uno per l’altro. (altro…)

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