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“La sofferenza è una specie di bisogno dell’organismo di prendere coscienza di uno stato nuovo”.
Il vostro umile scribacchino prende a prestito con reverenza le parole del Proust de “ I Guermantes ”per calmare i tormenti che Orazio “Top Gun” Pinato e Massimo Bisinella cercano di metabolizzare aspirando avidamente una terapeutica sigaretta seduti, a fine gara, sullo scanno di competenza.
Quando si trascorre la vita nel mondo del calcio si crede di aver visto quasi tutto, di essere vaccinati ad ogni emozione ma è quel “quasi” a fare la differenza. Ogni partita scrive invero una nuova storia:storia di terra, di uomini e di pallone; storia personale di ognuno, storia della squadra nella sua interezza. Ed ecco che le emozioni offerte oggi dai ragazzi a tecnici, dirigenti e tifosi, seppur uguali ad altre già vissute, sembrano essere e di fatto sono, sempre diverse.
Rinnovato il team, diversa la categoria, la passione che anima gli uomini del vicepresidente Baldassa è sempre la stessa e per certi versi ancor maggiore. Senza persone del calibro del mago del marcato Bepi Maretti, di Giorgio, Antonio e Giuliano; senza i mugugni di Luigi, le mani magiche di Benito, l’operosità di Carlo e di tutti coloro che regalando il loro prezioso tempo libero, assecondano le passioni ( ed a volte le bizze infantili dei giocatori..) la baracca potrebbe tranquillamente chiudere.
E loro, i giocatori, questo lo sanno. Il loro modo di ringraziare è la passione, il sacrificio e la dedizione che mettono negli allenamenti e nella gara domenicale.
Oggi nonostante il disappunto per alcune occasioni sprecate e per alcuni errori dettati dall’inesperienza, tutte queste componenti si sono viste. Progredire,migliorarsi, nel regno di Eupalla come nella vita è legge ma i due tecnici sanno bene che non si può correre se prima non si è imparato a camminare.
La squadra da subito evidenzia doti quali talento,freschezza, grinta e cuore; per contro gioventù ed inesperienza sono e saranno tributi che inevitabilmente passeranno all’incasso.
La partita di oggi è già lezione: bastano un paio di errori per ritrovarsi col sedere sull’erba e vanificare una prestazione positiva.
La squadra è comunque in buone mani. Pinato e Bisinella, tecnicamente preparati ed umanamente sensibili, sapranno far crescere e maturare il gruppo sviluppando le doti di concretezza e cinismo che sono determinanti per una stagione piena di soddisfazioni.
La sorte decreta come primo avversario dell’Union i Lupi di San Martino, compagine già affrontata da molti degli Union boys nel recente trionfale campionato di terza. Un ottimo banco di prova, dunque, per i ragazzi di casa che iniziano a misurarsi con formazioni sulla carta più esperte e strutturate.
The Flying coach, complici alcune defezioni, sceglie uno schieramento che vede Stocco fra i pali, Bellato e “Conte”Dal Casti laterali bassi, “Kaiser”Peruzzo e “Zar” Brugnolaro centrali di difesa, Maran e Battilana esterni, capitan “Gordito” Visentin dissuasore di centrocampo, Tommasi fra le linee, Campagnolo e Pasquale Dario terminali offensivi.
Inizio pimpante dei padroni di casa che al minuto cinque passano in vantaggio. Calcio di punizione dai venti metri del fronte offensivo destro, Stefano Maran calibra un cross delizioso, “Killer” Pasquale ruba il tempo al diretto avversario, tuffo plastico di Betteghiana memoria e primo sigillo del bomber. Ancora una volta la sfortuna per Dario è che a bordo campo non vi siano le telecamere di qualche canale satellitare altrimenti il Caressa di turno avrebbe gridato all’eurogol.
I lupi cercano di riorganizzarsi, la disposizione tattica scelta da Pinton unitamente alla posizione e alle caratteristiche tecniche di Tommasi danno origine ad una superiorità numerica ospite nella zona nevralgica del campo. Per contro,i padroni di casa, sembrano esasperare in alcuni frangenti la tattica del fuorigioco, favorendo così le incursioni centrali. Ed il pericolo si materializza al minuto quindici quando Cecchetto trova il varco centrale e calcia alto da buona posizione. Pinato e Bisinella scampato il pericolo chiedono maggiore attenzione al pacchetto di difesa, l’esperienza del “Conte” Dal Casti deve emergere; la fase offensiva è ben gestita con circolazione palla sugli esterni. Molto vivace Battilana che al diciassettesimo scarica in area un diagonale basso dalla sinistra dopo una dirompente progressione, sul quale nessun compagno trova il tap-in vincente.
Al minuto trentasette gli ospiti trovano il pareggio: buon lavoro sull’out destro di D’Agostini che supera Dal Casti e scarica a centro area, Bragagnolo si fa trovare libero e di destro insacca imparabilmente.
Trascorrono quattro minuti e Pasquale mette in mostra le sue qualità di stoccatore dalla distanza. Calcio piazzato dai ventidue metri, dal piede destro del killer parte uno Stinger che taglia l’orizzonte, Pierobon può solo accompagnare la traiettoria con gli occhi, ogni intervento umano è impossibile, urge scomodare il divino. L’angelo custode dell’aitante estremo, ahinoi, oggi non è in vacanza: traversa piena!
Proprio allo scadere del primo parziale primo tributo all’inesperienza, palla persa e rapida ripartenza ospite, lancio in profondità sul quale la difesa è colpevolmente troppo alta: Brugnolaro non trova la coordinazione e frana sull’avversario lanciato a rete. Fallo da ultimo uomo e conseguente espulsione diretta.
La ripresa inizia con un cambio imposto, si ferma Pasquale per infortunio avvicendato dal fratello Mauro. Pinato ridisegna l’assetto tattico irrobustendo il centrocampo e chiedendo un maggior sacrificio a Tommasi. La partita diviene intanto sempre più spigolosa e decisamente meno bella. Cresce il nervosismo fra le fila dei lupi che non riescono a sfruttare la superiorità mentre i ragazzi di casa raddoppiano gli sforzi. L’acido lattico entra copiosamente in circolo nei muscoli del prodigo Visentin arrivando probabilmente ad innervare il suo celeberrimo naso ma Mauro Pasquale compensa con dedizione ciò che la stanchezza ha parzialmente tolto al Gordito. Nell’ unica azione in cui Aggio riesce a trovare lo spazio per il tiro è bravo Stocco ad opporsi di pugno.
Al minuto settantasette si ristabilisce l’equilibrio numerico, un nervosissimo Pettenon viene spedito negli spogliatoi dall’arbitro.
Un minuto dopo Marzaro sostituisce un generoso Campagnolo.
Minuto ottanta, Stocco si erge a protagonista deviando miracolosamente con i piedi una conclusione ravvicinata del solito Aggio. Orfeo Guerriero e papà Elio in tribuna applaudono la prodezza.
Entra Malosso per Tommasi . Al minuto ottantadue grande azione personale di Bellato cui non sembra difettare la personalità; incursione sull’out destro e conclusione bloccata a terra non senza qualche affanno da Pierobon.
Trascorrono sessanta secondi e nuovo hara-kiri dei nostri beniamini. Rimessa laterale in favore dei locali, palla giocata colpevolmente verso la zona centrale del campo, interdizione ospite e rapidissima ripartenza, Mazzucco si trova a tu per tu con Stocco e con freddezza marca la rete del sorpasso.
Sembra la mazzata definitiva ma orgoglio e grinta molto possono nel calcio. Ancora una volta è il Capitano a suonare la carica : cross dal settore mancino, girata di Malosso e palla che sfiora il montante. Nell’azione seguente ci prova Peruzzo dai venticinque metri, sgraziatissima replica del portiere comunque efficace. La generosa risposta dell’undici di casa trova il suo coronamento nel primo dei cinque minuti di recupero concessi dal direttore di gara. Azione ancora sull’out sinistro palla che arriva in area dove si accende un autentico bailamme, il “Cobra” Marzaro fedele al suo appellativo di elapide dei sedici metri trova la coordinazione e sigla il meritato pareggio.
Le proteste ospiti per un non ben identificato vizio nell’azione del gol sortiscono il solo effetto di una terza nefasta espulsione( Mazzucco) che lascia gli uomini di Pinton in doppia inferiorità.
Spinta dall’entusiasmo, l’Union crede ancor più nell’impresa: minuto novantacinque, Battilana trova il fondo, cross delizioso sul quale impatta di testa ancora Marzaro ma la palla colpita dal basso verso l’alto supera beffardamente la traversa lasciando immutato il punteggio.
L’arbitro decide che per oggi può bastare.
Buona la prima!

Enrico Zevrain